Paesaggi



































lunedì 31 marzo 2014

Maioletto e "il Ballo Angelico"
per chi da Rimini risale il Marecchia verso Sansepolcro, in prossimità di Novafeltria, appare una bizzarra e sorprendente figura: un "cucuzzolo" dalla forma strana sopra cui è posizionata la rocca di Maioletto. questo masso arenaceo dalla forma alquanto singolare porta con sé storia e leggenda.

LA STORIA:  Il primo nucleo di Maiolum (dal latinograndicello, forse rispetto al vicino San Leo) era stato stabilito in cima all'attuale rocca di Maioletto. La sua esistenza è testimoniata da documenti già nel 962. Attorno l'XI secolo appartenne alla Chiesa che ne infeudò il monastero di San Donato di Pubbiano di Gubbio, il quale nel 1308 la diede in enfiteusi (diritto medievale di godimento su di una proprietà altrui) alla nobile casata dei Faggiolani di Casteldelci, ma più volte fu contesa fino a giungere nelle mani dei Montefeltro d'Urbino. In epoca medievale la città assunse notevole importanza commerciale e politica. Il Comune di Maiolo ed il suo Sindaco, Homodeus de Giungis, figurano quali primi firmatari per la parte guelfa, immediatamente dopo il vescovo di Urbino, nella pace tra quest'ultimo ed i conti del Montefeltro siglata presso il monastero di Sant'Igne il 17 maggio 1300 (documento conservato presso l'Archivio di Stato della Repubblica di San Marino). Due cataclismi caratterizzano in maniera particolare la storia di questa rocca. Il primo avvenne il 28 Agosto 1644 (secondo alcune fonti sarebbe riconducibile al 1647) quando un fulmine intorno a mezzogiorno colpì la polveriera collocata all'interno della fortezza causando una rilevante esplosione che coinvolse anche alcune abitazioni circostanti la cinta muraria del castello, fortunatamente non vi furono nè morti nè feriti. Importanti furono invece i danni al palazzo e alle fondamenta stesse. A testimonianza dell'accaduto abbiamo una lettera del castellano Federico Travagli che recita:"Oggi, su le 18 ore, è caduto un fulmine in questa rocca et ha fatto danno potabilissimo. Oltre al danno alla munizione et edificio ha fracassata tutta quella poca armeria che avevo e disperso qua e là per essere questo loco eminentissimo, eccetto però sei moschetti da spalla, che stavano nel quartiero de' soldati per l'attual servizio d'essi; i legnami e sassi levati in aria m'hanno davantaggio fracassato tutti li tetti della mia abitazione e, Dio lodato e ringraziato, non è successo male in persona d'alcuno."  Il secondo di questi cataclismi avvenne la notte tra il 29 e il 30 Maggio 1700, quando dopo 48 ore di un incessante diluvio, si venne a verificare una gigantesca frana che portò via una vasta porzione del masso su cui si erge la rocca, portando con sé gran parte del maniero e del paese sottostante, provocando centinaia di morti. In seguito il comune fu ricostruito in un altro sito, località Serra, dove ora mantiene l'attuale posizione e la rocca prese il nome di Maioletto.

LA LEGGENDA: la leggenda fonde in sé entrambi i cataclismi in un unica vicenda.
"...Si narra che i castellani, in dispregio al mese mariano (quaresima), si abbandonarono per tre notti consecutive ad uno scandaloso Ballo Angelico, mentre fuori infuriava una tempesta d'inusuale forza e durata. Quand' ecco che, nella notte a cavallo tra il 29 e il 30 Maggio 1700, tutto rovinò cancellando tra l'altro, con fragore assordante, le covate di case protette da fasce robuste di mura vegliate da un possente castello. Eppur di avvisi, quella gente ne aveva avuti diversi: sulla finestra del vasto salone delle danze, ad esempio, s'era più volte posata una sinistra civetta, dagli stridii premonitori. Ancor prima, in una notte con la luna piena, durante una di queste feste erotiche, apparve ai presenti un angelo altissimo, bianco e splendente, le cui parole ammonirono senza pietà le azioni di questi cittadini, promettendo una terribile punizione se si fossero ripetuti altri balli. Ma la tentazione fu maggiore del timore e la lussuria si mostrò ben radicata in alcuni abitanti, che non resistettero a partecipare ad un nuovo Ballo Angelico. L'ira divina si scatenò e la punizione non tardò a colpire tragicamente i peccatori. Nella notte prescelta dalla volontà divina, fra tuoni e scrosci di pioggia, un fulmine realizzò la punizione decisa dal cielo: illuminò tutta la terra sottostante e fu così potente da spaccare il monte, distruggendo case e palazzi, uccidendo uomini e animali. (cit. G.Bartolini, L.Rossini; Montefeltro Misterioso; editoriale olimpia)

Il BALLO ANGELICO: Nome di uno strano ballo tra rito e festa di cui si trovano tracce in Toscana e nelle regioni vicine. Pare trattarsi di una sopravvivenza rituale pagana, con elementi del sabba delle streghe, paragonabile per analogie ai riti delle baccanti nella antica Grecia. I luoghi in cui è avvenuto, o avviene, il Ballo Angelico, sono castelli o ville diroccate. In un salone si indica il ritrovo di uomini e donne completamente nudi che fanno festa alla musica di un'orchestra situata in un palco dal quale non è possibile vedere la sala a causa di una spessa tenda. Ai ballerini si aggiungono nel corso della notte creature soprannaturali di straordinaria bellezza che poi risultano esseri demoniaci. La denominazione "Angelico" deriva probabilmente dalla bellezza sovrannaturale e dalla nudità di queste creature. Un altra interpretazione potrebbe essere data dal finale di questi balli orgiastici, che spesso consisteva nell'unione da parte di uno dei partecipanti (donna) con una delle creature apparse,in concomitanza con il culmine del ritmo crescente della musica. Spesso la coppia finiva col sollevarsi dal suolo e volare via da una delle ampie finestre dei vari saloni, per scomparire poi nella notte.

le tre immagini che seguono mostrano il masso con la rocca di Maioletto da tre punti di vista diversi. cliccando sulle immagini si possono vedere in dimensioni e risoluzione migliore. 


a mio nonno. Una delle persone che ho amato di più nella mia vita, che si sedeva accanto a me, bambino, nelle ore più calde dei pomeriggi estivi, sulle scale dal lato in ombra della casa e mi raccontava storie e leggende dei luoghi  attorno a cui vivevamo.      
grazie di tanto prezioso lascito.



lunedì 24 marzo 2014


cross country & down hill

un uscita fotografica di un oretta o poco più, con l'intenzione di fare qualche paesaggio (visto il magnifico cielo nuvoloso a tratti) si è trasformata in una piacevole sorpresa. mi sono imbattuto in una gara di mtb, nello specifico: cross-country e down hill. incuriosito da questi "folli" che si gettavano in discese mozzafiato tra rocce e alberi, passando per sentieri poco più che inesistenti, mi sono fermato a fare qualche scatto. dopo un breve scambio di informazioni con uno degli spettatori, scopro una disciplina sportiva di cui a stento conoscevo l'esistenza, fatta di tecnicismi e passioni, di allenamento e bici che sembrano sempre più fantascientifiche. questo piacevole diversivo mi ha dato l'opportunità di "rispolverare" la tecnica del panning e dell'inseguimento, due cose che da tempo non praticavo.









2 commenti:

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